NORMATIVA

NAZIONALITA’ VENETA

0000000000SFONDOLa nazionalità veneta è l’espressione di appartenenza al Popolo Veneto che accomuna ogni suo membro per la specificità della propria cultura, lingua, storia, tradizioni e origini etniche.
La nazionalità veneta è l’identità che accomuna le Genti Venete alla Nazione Veneta.
Ogni persona di origine veneta, fin dal proprio concepimento, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizione fisica e psichica e a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibili a specifici tratti razziali è di nazionalità veneta per diritto naturale.
La nazionalità veneta è un diritto naturale acquisito con la nascita e per discendenza (ius saguinis) se la persona è:
– nata in una famiglia composta da genitori veneti (ovunque sia nata nel mondo);
– nata da madre veneta, anche con genitori non coniugati (ovunque sia nata nel mondo);
Con la nazionalità veneta all’avente diritto sono estesi i benefici derivanti dai diritti civili attribuiti con la cittadinanza veneta.
Lo “Ius soli” non è previsto nei territori della Repubblica Veneta e la nascita in territorio Veneto non conferisce nazionalità e cittadinanza al nascituro.
La nazionalità veneta non può essere cancellata o ceduta.

LA CITTADINANZA VENETA

mi-son-venetoRT.G02 – CITTADINANZA VENETA
Il cittadino veneto esiste e si identifica come parte integrante della comunità di “Genti Venete” libere e sovrane sulle proprie terre d’origine per diritto naturale.
La cittadinanza veneta è acquisita da ogni membro emancipato della società che liberamente sceglie di farne parte.
La cittadinanza veneta attribuisce comuni diritti civili e politici e necessari doveri cui si è tenuti.
I diritti civili derivanti dalla cittadinanza veneta sono attribuiti di diritto ad ogni persona di origine veneta fin dal proprio concepimento e fino alla propria emancipazione, senza alcuna distinzione di sesso, razza, condizione fisica e psichica e a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibili a specifici tratti razziali.
I diritti politici e gli obblighi derivanti dalla cittadinanza veneta impegnano ogni cittadino a concorrere con gli altri membri ai doveri sociali e di stabilire comunemente il proprio ordinamento con statuti, codici, norme e regolamenti che in quanto tali hanno valore e forza legale per l’intero Popolo.
Ogni cittadino è libero nella persona e non può essere soggetto ad alcun divieto od obbligo se non espressamente previsto dalla legge.
Ogni cittadino è libero di essere e di fare ciò che vuole purché non comprometta lo stesso medesimo diritto degli altri o arrechi loro danno.
Ogni cittadino non può essere costretto a fare ciò che la legge non prescrive.
 
 

POPOLO VENETO E POPOLAZIONE

1000546_3099879233784_57755584_nART.C01 – POPOLO VENETO – SOGGETTO CON PERSONALITA’ GIURIDICA ORIGINARIA
L’OGVP identifica nel Popolo Veneto l’esclusivo, naturale e inalienabile Soggetto dotato di personalità giuridica originaria perché fonte ed archetipo stesso del suo diritto alla sovranità.
Il “Popolo Veneto” esiste e si identifica come comunità di “Genti Venete” ovvero come pluralità di Persone sovrane del proprio corpo fisico, della propria sfera intellettuale e della propria sfera spirituale e Venete per diritto naturale, libere e sovrane sulle proprie terre d’origine.
I Veneti sono Persone accomunate dalla specificità della propria cultura, della propria storia, delle tradizioni e delle proprie origini etniche e come tali affermano la propria Nazione.
Il Popolo Veneto si identifica in quanto tale a prescindere da qualsiasi vincolo di patrimonio genetico attribuibile a specifici tratti razziali.
Ecco cosa dice Wikipedia:
L'insieme dei cittadini di uno Stato costituisce il suo popolo, uno dei tre elementi costituenti dello Stato, assieme al territorio e alla sovranità."
Per popolazione si intende l'insieme delle persone che risiedono sul territorio di uno Stato (i suoi abitanti), a prescindere dal fatto che siano suoi cittadini. 
La popolazione, dunque, differisce dal popolo in quanto, da un lato, comprende anche gli stranieri e gli apolidi che risiedono sul territorio dello Stato mentre, dall'altro, non comprende i cittadini residenti all'estero. 
La divergenza tra popolo e popolazione è accentuata negli stati interessati da un forte flusso migratorio, in entrata o in uscita.
 

IL NOME … UN DIRITTO PERSONALE

Ogni essere umano è Persona perché è ciò che è, ovvero espressione della propria personalità derivante dalla propria originale individualità e come tale titolare di una propria identità.
L’identità personale è dunque l’estrinsecazione di ciò che ogni Persona è fisicamente, intellettualmente e coscientemente.
Nessuno e nessuna norma di legge può privare una Persona della propria identità e del proprio nome.
PERCHE' UN NOME E UN COGNOME
Il prenome, o nome di battesimo: è dato dai genitori all'atto della nascita del figlio o della figlia.
Il cognome, o il nome patronimico: è il nome della famiglia, volto a distinguere una persona da altri membri della società.
La successiva registrazione all'anagrafe del Popolo di appartenenza è un atto che i genitori hanno il diritto/dovere di compiere solo ed esclusivamente per consentire la regolamentazione dei rapporti nell'ambito della società di appartenenza.
Con la propria emancipazione e attraverso il proprio nome e cognome il nativo potrà poi chiedere di entrare a far parte della società acquisendo oltre ai diritti previsti dalla Nazionalità anche i doveri previsti dalla Cittadinanza.
 
IL DIRITTO AL NOME
Il concetto di diritto al nome però è più ampio e comprende anche il diritto di ciascun individuo ad averne uno, istituto giuridico oggetto di alcune dichiarazioni solenni segnatamente riferite ai diritti dell'infanzia, per le quali il bambino ha espressamente diritto ad avere un nome.
Così si esprime infatti la Convenzione sui Diritti del Bambino elaborata dall'Assemblea Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e già diversi sono gli atti di recepimento in diversi paesi. In realtà il concetto sussisteva anche in ordinamenti di molto precedenti, sia pure più genericamente e quindi non limitatamente all'infante.
Vi sono inoltre state teorizzazioni che leggono questo senso della locuzione "diritto al nome" come nitido esempio di un diritto di fonte consuetudinaria.
 
COSA SI INTENDE PER IDENTITA' PERSONALE IN FILOSOFIA
In filosofia s'intende la capacità dell'individuo di avere consapevolezza del permanere costante del suo io che si manterrebbe sostanzialmente identico attraverso il tempo e le diverse e varie esperienze che hanno segnato la sua vita fino al momento presente.
 
LA NON RISPOSTA DI DIO A MOSE' SUL SUO NOME
“‘Qual è il suo nome?’
Che dirò loro?” (Es 3:13).
Mosè vuol sapere il nome di Dio.
Ma non lo sapeva già?
Tutti gli ebrei si erano sempre riferiti a Dio come a Yhvh.
Evidentemente Mosè era consapevole che quella formula non era proprio un nome, ma era il modo misterioso con cui ci si doveva riferire a Dio.
Ma il suo nome?
Vista la confidenza con Dio – di cui Mosè godeva fino al punto che Dio parlava “a Mosè faccia a faccia, proprio come un uomo parlerebbe col suo prossimo” (Es 33:1) – egli osa la domanda.
Certo con prudenza, usando un giro di parole e attribuendo la domanda ad altri: “Supponiamo che . . . ed essi realmente mi dicano: ‘Qual è il suo nome?’ Che dirò loro?” (Es 3:13).
Gli angeli furono riottosi nel rivelare il proprio nome e, di fatto, non lo rivelarono.
Come avrebbe risposto Dio?
A ciò Dio disse a Mosè:” (v. 13).
Si noti molto attentamente, ma davvero molto attentamente.
“A ciò”, cioè alla richiesta di Mosè, Dio “disse”.
La Bibbia dice che in realtà Dio non rispose alla richiesta di Mosè.
Ma “disse” qualcosa.
Per tutta risposta, Dio “disse”: “IO MOSTRERÒ D’ESSERE CIÒ CHE MOSTRERÒ D’ESSERE” (v. 14; il maiuscoletto è di TNM).
Qui occorre fare bene attenzione.
Dobbiamo esaminare la frase di Dio nell’originale per comprenderla dovutamente.
אהיה אשר אהיה
ehyèh ashèr ehyèh
sono/sarò [chi] sono/sarò
Secondo questa nota, la locuzione divina sarebbe “l’espressione con cui Dio chiama se stesso”.
In verità, Dio qui non sta chiamando se stesso.
Dio sta invece rispondendo alla domanda di Mosè, ma non per dare il suo nome.
Come tutta risposta a Mosè che vuol sapere il suo nome, Dio dice: “SONO CHI SONO” (traduzione letterale dall’ebraico)… ovvero IO SONO COLUI CHE E'.
 

Mose-e-il-roveto-ardente

STATO GIURIDICO E STATO CIVILE

mi-son-venetoLo stato giuridico è la posizione amministrativa correttamente registrata di un qualsiasi soggetto (fisico o giuridico) rispetto alla collettività.
Lo stato civile è in pratica l’archivio certificato dei fatti giuridici di ogni soggetto, fisico o giuridico, che entra a far parte della comunità.
 

ANAGRAFE ECCO COS’E’

COS'E' L'ANAGRAFE
L’Anagrafe è il REGISTRO UFFICIALE (o Pubblico Registro) della Repubblica Veneta.
 
COMPITI E FUNZIONIregistro-elettronico
Il Registro Ufficiale è istituito al fine di eliminare ogni possibile dubbio e incertezza sull'IDENTITA' DICHIARATIVA di ogni essere umano, sulle famiglie, sulle proprietà, sulle persone giuridiche e le loro attività, sui contratti e su tutti i documenti e atti pubblici e a richiesta anche sui documenti e atti di natura privata.
 
I PROVVEDITORATI GENERALI PRESSO IL DIPARTIMENTO ANAGRAFE
Il Dipartimento Anagrafe è ripartito in tre Provveditorati Generalie con competenze in materia di
  1. ARCHIVIO FEDERALE
  2. CENSIMENTO
  3. STATISTICA

ARCHIVIO FEDERALE
Il Provveditorato Generale, competente alla gestione dell'Archivio Federale, gestisce in copia la registrazione e certificazione di tutti i documenti e atti pubblici a qualsiasi livello territoriale e riguardo a:

  • PERSONE UMANE (identità dichiarativa);
  • FAMIGLIE;
  • BENI MATERIALI (mobili e immobili) DI PROPRIETA';
  • BENI INTELLETTUALI E ARTISTICI;
  • PERSONE GIURIDICHE E ATTIVITA'.
  • CONTRATTI (obbligazioni, oneri e obblighi);
  • DOCUMENTI E ATTI PUBBLICI (per quelli vincolati alla pubblica menzione)
  • DOCUMENTI PRIVATI.

CENSIMENTO
omissis

STATISTICA
omissis

ARCHIVIO DI STATO
Il Provveditorato incaricato per l'Archivio di Stato è istituito presso ogni Contea (o Stato federato) ed è gestito da tale Amministrazione per quanto di propria competenza a livello territoriale con funzioni gestionali e di consultazione relativamente a:

  • PERSONE UMANE (identità dichiarativa) (consultazione prevista per la certificazione di esistenza in vita);
  • FAMIGLIE (certificazione prevista per poligamia);
  • BENI MATERIALI (mobili e immobili) DI PROPRIETA';
  • BENI INTELLETTUALI E ARTISTICI;
  • PERSONE GIURIDICHE E ATTIVITA'.
  • CONTRATTI (obbligazioni, oneri e obblighi);
  • DOCUMENTI PRIVATI.

IL DISTRETTO ANAGRAFICO
Il Distretto Anagrafico costituisce il massimo decentramento amministrativo del Dipartimento ed è istituito presso i Distretti (attuali comuni) di ogni Municipalità.
Il Distretto Anagrafico ha lo scopo di documentare e quindi certificare tutto quello che è necessario e richiesto anche privatamente nell'ambito territoriale di propria competenza.
Nessuna registrazione è vincolata ai fini fiscali ma solo al dovuto pagamento dell'onere per il servizio prestato (se nella possibilità dell'obbligato).
Il Distretto Anagrafico non svolge funzioni di Arichivio.